Il ritrovamento di Olivia

scritto da Barbara Zucchini 

Un sabato come tanti…..

I nostri compagni di scorribande in montagna sono malati, allora ne approfittiamo per andare a Novi di Modena a cercare Olivia persa oramai da 4 giorni…

Arriviamo a destinazione, naturalmente dopo esserci persi anche se avevamo GoogleMaps  attivato 😂😂😂 …Daniela è già lì che ci aspetta…ci presentiamo e lei mi abbraccia, mi dice che siamo degli Angeli, mi parla di lei e  di Olivia, mi racconta cosa è successo e a tratti si ferma mandando giù il magone con gli occhi pieni di lacrime… è 4 giorni che è sempre in giro a cercarla dormendo solo 2 ore per notte…. È visibilmente distrutta….

Partiamo…mi mostra la strada e  la zona delimitata da Valeria Nicoli con la sua mitica Alaska ( loro sono andate il giorno prima e Alaska ha segnalato la zona intorno a casa…) pare che Olivia non si sia allontanata tanto…

Sofy parte col naso a terra, la seguiamo….si ferma in un punto a prendere informazioni e Daniela mi dice che proprio lì Alaska aveva segnalato ( quanto mi piacerebbe saper leggere quello che si dicono…), annusa per bene e riparte. Salta giù da un muretto e continua veloce! “Perdindirindina Sofy abbi pietà di me ,sono già vecchietta e ho solo due zampe 😉!!”,  ce  l’ho fatta a scendere, andiamo…. Arriviamo in un vigneto, Daniela mi chiede se abbiamo mai trovato dei cani? Io rispondo che no, io e Sofy non abbiamo mai trovato ma che lei ci ha indicato sempre le direzioni giuste, Daniela risponde:” beh oggi sarà la prima volta!” ….mi giro,la guardo negli occhi e non ho il coraggio di dirle di non illudersi, ho paura che si sia fatta troppe aspettative e che ci rimanga male, ma nelle condizioni in cui è non ho il coraggio di toglierle quell’unica speranza che le è rimasta, perché purtroppo non è facile trovarli, specialmente quando sono in giro da giorni.… Daniela mi chiedeva come comportarsi se la troviamo ed io avevo anche paura che questi discorsi mettessero sotto pressione la Sofy che invece imperterrita col naso a terra ci faceva strada.. Sofy ha poi cominciato a correre, sempre con il tartufo puntato a terra… io di corsa dietro di lei, oh mi aveva fatto venire caldo, sudavo ….cerco di fermarla un attimo chiedendole:” tata dov’è Roberto? Lo abbiamo perso…” (si era fermato a guardare dentro una cascina) solitamente quando le dico cosi si ferma e lo  cerca… ma questa volta no! Non si fermava, correva e diciamocelo, credevo seguisse la traccia di una lepre… Arriviamo in un campo e lì Sofy si ferma: ”Mamy devo fare una cosa importantissima…DEVO ROTOLARMI NEL LETAME 😂😂😂”

Dopo aver scaricato e goduto un pò sulla puzza riparte, sempre di corsa, con noi dietro… Arriviamo in una casa abbandonata, tutta recintata e all’improvviso scappa un animale, tutti e 3 sussultiamo, ma è un gatto, facciamo altri 10 passi, Sofy si ferma e punta! Qualcosa scappa, mi si è fermato il cuore, brividi in tutto il corpo e gambe che mi tremano, guardo Daniela e le dico è OLLY! Noi ci fermiamo, ora è il turno di Daniela, la casa è recintata e pare che non si possa entrare, cerchiamo delle forbici dentro al kit di pronto soccorso nello zaino ma  non c’è tempo, Daniela chiama Olly mentre prova a passare da sopra la rete ma non ce la fa così inizia a urlare perché non la vede più, Olly si è nascosta. Decido di andare con Sofy dall’ altra parte della casa per impedirle di uscire, mentre andiamo, vediamo Daniela sdraiata in terra che passa da sotto la rete ( si è tutta graffiata…)È dentro! Olly corre giù nei gradini che portano a uno scantinato ma non può scappare, Daniela, mantenendo la calma, scende e la prende (secondi interminabili…) ! È FATTA! Daniela scoppia in un pianto urlato come una bambina ❤, scarica lo stress accumulato in 4 giorni e la felicità di averla tra le braccia! Io piango, Roberto piange. Emozioni che non si possono spiegare a parole! Sofy invece è tesissima, come una corda di violino, con le gambe dietro che le tremano.. Chissà cosa pensa e se si rende conto di quello che ha fatto…. È la nostra EROINA e pensare che iniziò come gioco perché a lei piace usare il naso, allora mi sono detta “proviamo”….questo è il risultato!

È un emozione che ricorderò tutta la vita! Ripaga di tutte le fatiche, il tempo, gli allenamenti… aver salvato la vita a una scricchiola così piccola e anche a Daniela che stava per crollare…

In tutto questo è nata una grande amicizia e Dani tutti i giorni mi manda notizie di Olivia e ci ringrazia almeno 20 volte, l’ultimo video di oggi è mentre corre e gioca col suo amico Porcello  

Tutto questo grazie a Soilj che ci ha insegnato tanto e ha portato il Progetto Nash a Bologna; grazie a Valeria Nicoli e la sua super Alaska per essere andata il giorno prima e aver delimitato una zona ( questo è un grande lavoro di squadra, dove si lavora insieme per un’unica e giusta causa);

E super Grazie alla grande Susanna Austoni, che insieme a Carlotta Nicelli ha creato :” Progetto di ricerca Nash “, cani che cercano cani ed ai suoi super insegnamenti! Dove prima di tutto viene il benessere del nostro cane, poi tutto il resto; e quella stramaledetta “discriminazione olfattiva “ 😂😂😂 che tutti odiamo fare e non facciamo, ma che Sofy ha ben dimostrato di sapere cosa deve cercare, ora le basta annusare l’oggetto una volta e ha capito! Lei sa, sono io che ancora ho molte lacune 😉 ma “fidatevi del vostro cane “ ( ce lo dici sempre…) e così è!!

scritto da Daniela

Il 31 di ottobre del 2017, il giorno di Halloween, le cinque del pomeriggio.

Uno dei momenti più brutti della mia vita, i cinque giorni più difficili e dolorosi della mia vita, 120 interminabili ed infernali ore: un estraneo ha fatto scappare da casa la mia Olli, la dolce vecchietta che ho trovato quando ancora era una cucciolina, dalla quale non mi sono mai separata, la mia migliore amica, la mia compagna di vita, l’Amore del mio cuore. E’ così che è iniziato l’incubo peggiore della mia vita.

Dal momento della sua scomparsa ho trascorso 22 ore al giorno a cercarla ovunque (2 ore mi servivano per ricaricare il cellulare e farmi una doccia), l’ho cercata tra le campagne e le sterpaglie, ho suonato un campanello alla volta (mentre mia sorella contemporaneamente telefonava a tutto l’elenco dei residenti per aiutarmi a cercare la piccola Olli), ho portato volantini con la sua fotografia fatta poche ore prima, casa per casa, ho invaso letteralmente con l’appello della sua ricerca tutte le attività commerciali dei 4 comuni confinanti, ho chiamato i canili della regione, allertato tutti i veterinari affinchè avessero la sua foto e non passasse inosservata, pregando ognuno di loro di appendere negli ambulatori il volantino della ricerca della mia Olli… E nel frattempo continuavo a cercarla, a chiamarla, senza sosta, incessantemente, giorno e notte.

In questo vortice di terrore, ansia, angoscia, paura, adrenalina incessante, insonnia, avvolta dal senso di colpa per non averla saputa proteggere come avrei dovuto e come le avevo promesso che avrei fatto, il primo novembre, al mattino presto (in tutte le ricerche per inventarci qualsiasi cosa che aumentasse le probabilità di riportare a casa Olli al più presto, 4 kg di batuffolina mai uscita di casa da sola ed abituata a mangiare soltanto i suoi crocchini adorati) mia sorella trova il contatto di Soilj Casagrande, presidente di Dog’n’Dog, coordinatrice su Bologna del “Progetto  ricerca di Nash”. Mia sorella si rende conto di aver trovato un gruppo di persone, in sostanza, che volontariamente si adoperano per la ricerca di cagnolini ed animali scomparsi, in squadra con i propri amici a quattro zampe.Ho avuto immediatamente la netta sensazione che queste “persone” sarebbero state l’unica per me ed Olli di ritrovarci e di evitare una tragedia che avrebbe distrutto la vita della mia piccola, insieme alla mia. Soilj è stata veloce e gentile, ha capito la situazione e si è immediatamente messa in moto alla ricerca di una di loro che potesse raggiungermi per iniziare le ricerche della piccola Olli e così, al mattino presto del 3 novembre 2017, sono arrivate Valeria Nicoli con la splendida e generosa Alaska, due ragazze eccezionali. Valeria fa annusare la copertina di Olli alla piccola grande Alaska e lei, sordocieca, parte inesorabile e senza tentennamenti a seguire la traccia della mia piccola amica, ancora sola senza di me e lontana da casa e dal caldo del mio cuore.

Alaska non ha il minimo dubbio, circoscrive la zona in cui riconosce le tracce “fresche” di Olli con un metodo impeccabile e preciso, che Valeria sa perfettamente interpretare e, in simbiosi con la sua compagna a 4 zampe, cercano incessantemente per più di due ore, finchè Alaska non è stremata dallo sforzo e dalla fatica compiuta nel cercare Olli. Prego Valeria di tornare l’indomani, avendo seguito lei ed Alaska nella ricerca di Olli mi sono convinta ancor di più che l’avremmo trovata, che era solo questione di tempo, che era ad un passo da noi e che dopo poco l’avremmo riportata finalmente a casa ed io avrei potuto chiederle di perdonarmi. Valeria aveva già impegni precedenti per la sua attività di istruttrice cinofila e per il Progetto di ricerca Nash, quindi ricontatta Soilj e le chiede di cercare qualcuno per la ricerca di Olli il giorno dopo.

La mattina dopo ricevo un sms: “Ciao! Mi ha dato il tuo numero Soilj, ora sono al lavoro, pomeriggio dovrei riuscire a venire con la mia canetta a fare ricerca…credo che arriveremo per le 15/15,30…per te va bene?”  La mia risposta: “Va benissimo, sei un angelo. Non so come ringraziarti davvero. Ti prego…venite.” Mando l’indirizzo e continuo a cercare, con la sensazione sempre più forte di essere sempre più vicina al ricongiungimento del cuore di Olli con il mio. Verso le 14,30 del 4 novembre 2017 rientro verso casa per aspettare Barbara con la sua piccola Sofy e suo marito Roberto, in arrivo da Bologna per continuare ad aiutarmi nella ricerca disperata di Olli e per continuare il lavoro straordinario iniziato il giorno prima da Valeria e da Alaska. Sofy annusa la copertina di Olli, una carezzza amorevole da parte della sua mamma Barbara e quelle parole: “Sofy, cerca”.

Sofy inizia la sua tracciatura decisa, veloce, inarrestabile, ritrovando pedissequamente le tracce lasciate il giorno prima da Alaska e cercando contemporaneamente le tracce più fresche della piccola Olli. Barbara, nel suo racconto, ha descritto perfettamente tutto ciò che è successo in quell’ora e mezza in cui io ho partecipato a quella corsa in cui Sofy cercava la mia Olli e Barbara interpretava i segnali della sua eccezionale amica insieme a Roberto, in questi luoghi estranei e apparentemente anonimi per chi non c’è mai stato prima di quel momento.

Il resto è solo pura e immensa felicità.

Alaska, Sofy, Soilj, Valeria, Barbara e Roberto hanno salvato la vita alla piccola Olli, hanno salvato la vita a me e, con la loro professionalità, gli insegnamenti dei loro mentori, la loro generosità ed il loro infinito altruismo hanno messo in atto un vero e proprio miracolo, permettendo ad Olli di tornare a casa e di non morire di freddo, di stenti e di dolore (lo stesso vale per me).

La mia riconoscenza nei loro confronti è profonda e durerà per sempre, consapevole che qualsiasi cosa io avessi fatto per cercare la mia Olli non sarebbe purtroppo mai stata efficace e risolutiva come il loro intervento e la loro preparazione.

Ancora il mio grazie dal cuore, direttamente da quella parte di me che non sapevo nemmeno ci fosse più, un ringraziamento eterno e urlato che non smetterà mai di appartenermi e che mi ha insegnato tantissimo, ognuno di loro mi ha insegnato tantissimo, da Olli con la sua tenacia, il suo attaccamento alla vita e il suo coraggio da piccola grande leoncina, ad Alaska e Sofy con il loro coraggio, la loro perseveranza e la loro generosità imperterrita nel cercare e nella volontà ferrea e innata di trovare la loro “amica” appena annusata, a Soilj, Valeria, Barbara e Roberto che hanno sostenuto questo progetto e che guidano e si lasciano guidare da questi piccoli grandi EROI ed EROINE, che a noi esseri umani possono solo silenziosamente continuare ad insegnare che la bontà e l’altruismo non hanno natura e devono essere incondizionati, come la generosità, il perdono e l’Amore.

Per tutta la vita, in ogni giorno ed in ogni istante che mi sarà dato, grazie, grazie, grazie.

Daniela e Olli

 

 

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