IL CANE PROVA GELOSIA?

Il cane prova gelosia?
Provo a dare una risposta a questa domanda

Quando il cane si sente messo in secondo piano, perché magari stiamo prestando eccessiva attenzione ad altri animali o persone presenti alla sua famiglia, è un nuovo studio condotto utilizzando la risonanza magnetica che ci svela che nel cervello del nostro compagno a quattro zampe c’è una maggiore attivazione dell’amigdala (la sede da dove scaturiscono le emozioni).

Attraverso uno studio recente condotto dal Dr. Peter Cook e colleghi chiamato “Jealousy in dogs? Evidence from brain imaging – Gelosia nei cani? Evidenza dall’imaging cerebrale”, possiamo prendere in esame cosa accade nella mente del nostro cane e comprendere se la gelosia è un sentimento che appartiene anche a lui.

I ricercatori hanno esaminato l’attività dell’amigdala dei cani, usando il grado di irritazione emotiva del cane come misuratore della gelosia.
Naturalmente, anche i cani come del resto anche noi umani potremmo mostrare segni di gelosia senza essere “aggressivi” nei confronti di chi ci fa sbrigionare tale sentimento.
Infatti l’aggressività non è l’unica forma che determina la gelosia, ma gli studi iniziali partono sempre da qualche parte per essere sviluppati, ma partire da qualcosa osservabile all’inizio ha dimostrato che una forma di ancestrale gelosia è presente anche nei cani.

I risultati ottenuti dai ricercatori sono molto interessanti e possono aiutarci a comprendere meglio il nostro cane, e ad esempio ci aiutano ad evitare che abbia comportamenti aggressivi nei confronti di altri componenti della famiglia in cui vive: cani, altri animali da compagni, parenti e non ultimi, se sono presenti, anche dei bambini.

I ricercatori descrivono come l’irritazione emotiva dei cani era correlata con l’attivazione bilaterale dell’amigdala, e ciò accadeva solo quando questi osservavano i loro proprietari fornire del cibo a un cane feticcio, ma dall’aspetto molto realistico.
Quando invece il cibo veniva lasciato cadere dal compagno umano in un secchio, le parti del cervello collegate alla gelosia si attivavano molto, molto, meno.

Queste attivazioni emotive del cane con successive osservazioni dei comportamenti adottati, possono essere spiegati, secondo lo studio, come un possibile indicatore del sentimento di gelosia anche nei cani.

Questi studi naturalmente ci possono offrire anche delle indicazioni nel lato pratico per una serena convivenza con il nostro cane, come ad esempio:
– Non dobbiamo esagerare nelle aree cani a lodare troppo altri cani ignorando il nostro;
– Evitiamo di escludere il nostro cane in presenza di altre persone, magari come quando invitiamo qualcuno a cena isolandolo in un altra stanza.
– In presenza di un bambino non smettiamo di prenderci cura anche del nostro cane, ignorandolo, e manifestando attenzione e accudimento solo verso l’infante.

Adesso, spero siate anche voi consapevoli di questo aspetto, definito come sentimento di gelosia, e così impariamo per evitare malintesi con il nostro cane a dedicargli il tempo necessario per abituarsi e comprendere attraverso l’esperienza, che nulla è perduto della sua relazione con voi quando farete le feste a un altro cane, se coccolate o vezzeggiate i vostri amici o parenti (siano mariti, mogli, bambini).

Il cane, come noi umani se lo farete sempre partecipe e non lo escluderete comprenderà che non sarà una perdita di attenzioni definitiva da parte vostra quando avrete attenzioni per un altro essere vivente e quindi non vivrà l’altro, cane o umano esso sia, come un nemico da allontanare, saltargli addosso o addirittura in alcuni casi morderlo. Perché se il vostro cane in qualche frangente lo ha fatto, non è certo per essere dominante nei vostri confronti, ma per paura che a causa di altri a lui venissero sottratte le attenzioni o le risorse affettive, che più ama e fanno parte del vivere insieme e al fianco al suo compagno umano.

Attilio Miconi

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