Perché pensiamo che la faccenda della dominanza e della gestione delle risorse siano cagate

(estratto da una conversazione sull’argomento, nel gruppo “Cinofilosofia, questa sconosciuta!”; lo trasformo in una nota su richiesta di un’utente, in modo che sia condivisibile all’esterno del gruppo)

Più o meno qualsiasi cosa che suoni come “il cane fa questo* per dominanza” è… insomma… si… una cagata… onestamente mi spiace suonare saccente ma non trovo una parola migliore. XD

(* dove “questo” è correre davanti a noi, uscire di casa per primo, tirare al guinzaglio, salire sul letto, salire sul divano, salire da qualche parte in generale, cercare di fregarsi del cibo, fare casino al momento del pasto, ringhiare sulla ciotola per difenderla, eccetera eccetera eccetera)

Purtroppo questa faccenda della dominanza è ancora diffusissima anche fra un certo tipo di educatori ed istruttori (per “tipo” intendo “con una formazione di un certo tipo”) ma è – o meglio dovrebbe essere – una concezione ormai superatissima.
Per la cronaca, l’avevano insegnata anche a me agli inizi, per cui non solo so di cosa parlo, ma so anche come possa essere convincente, perché ci ho convinto della gente pure io.
Ahem… mi pento, mi dolgo, mi cospargo il capo di cenere. Ho cercato di fare ammenda. Chiedo perdono.
…giuro che ho cercato di rimediare.

Da cosa deriva sta faccenda della dominanza? In soldoni, deriva da alcune osservazioni compiute su lupi in cattività, negli anni… 60, mi pare, o giù di lì.
In pratica cosa fecero degli etologi? Presero dei lupi già adulti e li misero insieme in una zona ampia ma circoscritta, chiamarono quel gruppo “branco” e poi osservarono cosa succedeva.
I lupi non si conoscevano, il territorio era limitato rispetto a quello di cui un ugual numero di lupi avrebbe usufruito in libertà, e le risorse non erano in sovrabbondanza. I lupi stabilirono pertanto una gerarchia di tipo verticale, per gestirsi l’accesso alle risorse, dove per risorse si intendono il cibo, i luoghi di riposo, i luoghi di vedetta, eccetera.
Da qui tutte le geniali deduzioni sulla dominanza e sul fatto che in un branco ci siano delle gerarchie “verticali” che si basano sulla capacità di un “dominante” di “dominare” su un “sottoposto”.

Bon. Ok… dove sta la cagata?

Le cagate principali sono:

branco di cani randagi – foto dal web

1) un branco in natura è una FAMIGLIA, i cuccioli nascono e crescono nel branco, apprendono dai genitori, sviluppano delle relazioni in continuo mutamento ma sempre basate sul rispetto verso “i grandi”. Gli equilibri e i ruoli sono dinamici, variano con il variare dell’età dei vari membri del gruppo, e se c’è equilibrio e armonia non c’è una gerarchia “militare” di tipo “verticale”, ma c’è una suddivisione di ruoli e di compiti.
La prima grossa cagata è chiamare “branco” un’accozzo di individui adulti che nemmeno hanno scelto spontaneamente di vivere insieme. Al limite lo potremmo chiamare un “gruppo sociale” (bene o male assortito, a seconda dei casi) e non rappresenta la struttura sociale normale per un canide.

2) Certamente alcuni individui ne seguono altri, ma non perché ne siano sottomessi, anzi, al CONTRARIO, perché “dal basso” li hanno “eletti” a guide, riconoscendone le competenze, la saggezza, oppure semplicemente perché sono nati e cresciuti avendo quegli adulti come modelli (esattamente come per noi umani la mamma e il papà sono sempre la mamma e il papà, perfino quando da grandi ci rendiamo conto che non sono perfetti come avremmo voluto continuare a vederli).
La seconda grossa cagata è aver dedotto che la gerarchia verticale fosse la struttura sociale tipica di un branco naturale.

3) Erano lupi e non cani… XD

Dagli anni ’90 in poi, ma direi soprattutto dopo il 2000, hanno iniziato a venire fuori sempre più degli studi moooooolto più interessanti, fatti su animali liberi, in territori ampi. In particolare, studi su cani semi-selvatici (che comunque risultano Canis Familiaris e non Canis Lupus o altro) e cani randagi che avessero avuto tempo e modo di riadattarsi al territorio.

In particolare per ciò che riguarda i semi-selvatici, o ferali, si sono riscontrate un sacco di cose che hanno smontato le teorie sulla gerarchia e sulla dominanza… almeno per chi non aveva ormai la fissa di dover “dominare” a sua volta il proprio cane (personalmente ho il sospetto che ad alcune persone piaccia, il fatto di sentirsi legittimate a sottomettere qualcuno).

Cose come (tanto per citare qualche esempio eh, potrei scriverci per tutto il giorno se avessi voglia e tempo):
1) il branco è una famiglia con ruoli fluidi e equilibri dinamici
2) i branchi più efficienti sono quelli in cui non c’è prepotenza e prevaricazione, ma armonia, affetto e rispetto
3) i leader, cioè quelli che guidano il gruppo, sono spesso quelli che si impongono di meno
4) i leader NON stanno in testa durante gli spostamenti, perché tendono a restare più centrali per avere il tempo di valutare eventuali situazioni
5) i leader NON mangiano per forza per primi, sebbene possano in alcuni casi e non per forza utilizzare il cibo per insegnare delle competenze o
dare delle informazioni o anche far rispettare delle regole sociali
6) chi tende ad “andare avanti”, a far la sentinella e ad attaccar briga (relativamente, perché i ferali attaccabrighe camperebbero poco) sono gli adolescenti e gli adulti meno maturi e più insicuri
7) possessività, prepotenza e volontà di controllo a prescindere sulle risorse, non sono qualità del leader ma sintomo di incertezza e della mancanza delle qualità atte ad avere uno status sociale alto.

…quindi in sostanza, volendo semplificare un po’, tutte le volte che ci fissiamo col passare prima dalle porte (corro avanti io prima di te!), con il gestire e portare via la ciotola (controllo sul cibo), con il limitare i luoghi in cui a un cane è permesso di andare (controllo sugli spazi e sulle “tane”), ecc. stiamo – soprattutto se lo facciamo con troppa solerzia e malagrazia – dicendo ai nostri cani che siamo dei buzzurri prepotenti e che siccome non abbiamo le qualità per farci ascoltare in altro modo, scegliamo la prevaricazione per sentirci più fighi.
Ringraziando il cielo i cani sono pazienti e a volte santi. ^^;

Elena Vanin

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