Il (faticoso) ruolo del proprietario

Quando si adotta un cane ci si addentra nel mondo dei parchetti, delle aree cani dove tutti hanno cani da una vita e “allora se fa la pipì in casa mettigli il muso nella pipì, vedrai che smette” oppure se “ha paura non accarezzarlo che sennò confermi la sua paura” e “se incontra un cane lasciali fare che se la sbrigano da soli”.
Oh son tutti imparati tranne te!
Hanno tutti una soluzione ma tu a lasciarli sbrigare non ci riesci, a non aiutarlo quando ha paura non ce la fai e se fa la pipì in casa o si mangia il salame dal tavolo ti fai una grossa risata.
BENVENUTO NEL CLUB!
L’ultima volta che mi sono arrabbiata con Antea.. non mi sono mai arrabbiata con Antea, con quella faccia non ce la faccio proprio ad arrabbiarmi ma ne combina di ogni.
Una volta lasciai del prosciutto sul tavolino in cucina e andai un attimo in camera, nel frattempo Ron corse da me pigolando per avvertirmi che stava succedendo qualcosa, andai di là e trovai Antea che aveva fatto cadere la confezione di prosciutto e lo stava praticamente aspirando 😀
Non le ho insegnato io a usare le zampe per prendere le cose, l’ha imparato da sola, sa farlo, si ingegna.
Quando qualcosa mi cade sotto ai mobili si stende e cammina radente al pavimento per andare sotto a prenderla, sa farlo, non ho dovuto insegnarle nulla.
La sto aiutando. Questo sì. La aiuto quando non vuole incontrare cani, non la aiuto quando chiede coccole e poi fa lo “sguardo del terrore” e mi guarda per dire “difendimi!” e invece in risposta riceve un sorriso e un “le hai chieste tu”.
Bisogna lasciarli fare ma fino a un certo punto. Se c’è una rissa io la interrompo. Se so che un cane non piacerà a Ron non li lascio avvicinare, non è un gioco, è un’esperienza e se un cane fa sempre esperienze negative che opinione avrà di noi? E che opinione avrà di se stesso?
E’ come quando chiediamo a un amico di uscire a bere una birra e ogni volta questo si porta dietro l’amico che ci sta sulle balle, beh io con quell’amico non ci uscirei più, ma il nostro cane non ha scelta e quindi prende quegli atteggiamenti che noi riteniamo “sbagliati” (tirare al guinzaglio, abbaiare agli altri cani, ecc).
Spesso, per sopperire al senso di colpa del fatto che lavoriamo e che il cane sta solo diverse ore, crediamo che il nostro cane debba
venire con noi ovunque e che starà bene dappertutto ma spesso non è così, il cane molte volte sta bene in casa sua, tra le cose che conosce, senza troppi rumori e troppi stimoli, troppa gente.
“Avere” un cane è come scegliere di convivere con una persona, bisogna stare attenti ai suoi bisogni perchè il nostro amico sarà attento ai nostri, accettare i suoi difetti, amarli e smussare i nostri angoli.
Convivere con un cane quindi non è “mi deve obbedire” ma lasciarlo sperimentare, dargli la possibilità di fare esperienze restando presenti e pronti ad aiutarlo in caso di necessità, guidarlo quando serve.
Non è facile avere un cane, è certamente una scelta ma ci sono momenti in cui si può dire: “ma chi me l’ha fatto fare”.
I cani che ci mettono alla prova, a volte la si prende sul ridere altre non ci si riesce ma è normale.. si chiama CONVIVENZA.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.