Noi non correggiamo i comportamenti

Credo che avere un cane deprivato e fobico sia la più grossa fortuna che possa capitare ad un proprietario medio perché il cane fobico ti obbliga a farti delle domande, a metterti allo specchio, ad azzerare le tue pretese. Il cane fobico è un mondo da scoprire.
Al cane fobico manca un pezzo di vita e quel pezzo di vita non sarà mai recuperato del tutto.
La sfortuna più grande ce l’hanno i cani aggressivi, ci sarà sempre qualcuno che gli metterà un cappio al collo e correggerà il comportamento senza chiedersi perché quel cane adotta quel modus operandi.
Avere un cane fobico ti mette a nudo. Per una persona con un minimo di sensibilità vedere quello sguardo di terrore sarà un colpo al cuore ogni volta, verrà naturale toglierlo dalle situazioni che gli creano disagio, gli verrà naturale proteggere quell’essere così indifeso.
Dietro all’essere indifeso c’è sempre una personalità, un carattere ed è questo che dobbiamo far emergere. Dobbiamo dare al nostro cane degli strumenti per affrontare le situazioni.
Dare degli strumenti non è “non gli piaceva esser toccato quindi l’ho fatto toccare da tutti e ora ama essere accarezzato”. Che ad un cane non piaccia essere accarezzato, che non gli piacciano i bambini o le persone, che possa avere paura.. è lecito. Dobbiamo insegnargli a dire no grazie senza mordere, a tollerare la presenza e magari, un giorno amerà le coccole. Dare degli strumenti è dargli delle certezze, dargli la possibilità di dire no, rispettandolo.
Al cane non bastano un po’ di wustel per considerarci amici. I cani non si conquistano con le esche (io ti do cibo se tu ti avvicini; si vedono scene di cani che si avvicinano con la coda tra le gambe, schiacciati in terra per avere un misero wustel.. cosa penserà quel cane…? Ti crederà un suo amico? Io non credo).
Facciamo ancora molta fatica ad accettare che i nostri cani possano avere dei sentimenti e dargli la possibilità di scelta. Credo che il rispetto sia alla base di ogni rapporto, senza arrivare all’estremo dell’esempio del cane fobico, se ad un cane non piace essere accarezzato perché dobbiamo sottoporlo alla manipolazione? Lo fa stare meglio? No. E’ un suo bisogno essere accarezzato? No. E allora perché lo facciamo? PROIEZIONI. Vorremmo che il nostro cane fosse perfetto: “il mio cane ama i cani, le persone, i bambini”. Ma è davvero così?
Dico sempre che il lavoro con il cane fobico ti porta a fare un passo avanti e due indietro, basta nulla per veder sgretolarsi l’ultima conquista fatta insieme.
Antea è molto conosciuta tra i cinofili. Chi l’ha vista solo in video, chi dal vivo.. E’ impossibile non amarla. Chiunque la conosca ha un amore incondizionato per lei, Antea accende scintille.
Antea quando è arrivata a casa mia era molto più problematica di adesso. Con lei non potevo parlare, dovevo mettermi di spalle quando mangiava, quando entravo in casa lei cominciava a correre schiacciandosi in terra perché aveva paura. All’inizio, trovandomi nelle mani sbagliate, anche io ho provato a forzarla, ma la fiducia è una cosa che si conquista giorno per giorno e la fiducia tradita è difficile da recuperare.
Per farle capire che era brava a fare i bisogni fuori non potevo dirle “brava”, non potevo premiarla, l’unica cosa che potevo fare era farmi “sentire” senza dire nulla. Per quasi 6 mesi abbiamo usato un guinzaglio di 7 metri perché lei stava bene lontana da me, abbiamo accorciato questa distanza nel tempo, adesso usiamo un guinzaglio normale.
Quando la prendevo in braccio mi leccava compulsivamente le mani tremando come una foglia. Adesso se la prendo in braccio quando ha paura tira un sospiro di sollievo.
Se la accarezzavo o dovevo maneggiarla per darle le medicine tremava e si schiacciava in terra. Adesso, soprattutto la mattina appena sveglia, mi chiede di grattarle la schiena, mi fa le feste quando torno a casa.
Se veniva qualcuno in casa cominciava a correre come una pazza per tutta casa, adesso sta libera e dorme nella sua cuccia, lei sa che nessuno la tocca se non è lei a chiederlo, lei sa che la proteggo se necessario.
Antea è libera di fare esperienze.
E’ libera di disturbare la Nikita quando dorme e di prendersi una ringhiata quando esagera.
Antea è libera di rincorrere i gatti di casa (è innocua) e prendersi una palancata in faccia se li infastidisce troppo.
Antea è libera di dire no non coccolarmi ma anche di chiedere coccole alle poche persone che le piacciono.
Le sto dando e le ho sempre dato tutto il tempo che mi ha chiesto, l’ho protetta anche quando non me lo ha chiesto e piano piano, molto lentamente, stiamo avendo piccole conquiste.
Se il vostro intento è quello di correggere il comportamento e avere un cane che si fa accarezzare, non prendete un cane fobico. I cani non hanno bisogno di essere corretti. Il cane fobico non ha bisogno di tanto AMMORE, il cane fobico ha bisogno di protezione, rispetto, umiltà, tempo, comprensione.
Il cane non lo fa il padrone. Il cane è perfetto così com’è, siamo noi che siamo imperfetti e non siamo in grado di accettarli perfetti così come sono.

2 pensieri su “Noi non correggiamo i comportamenti

  1. Buongiorno sono Devis da Vicenza, volevo gentilmente chiedervi se mi sapete consigliare un educatore “COMPETENTE ” zona Vicenza che possa aiutare il mio cane deprivato/fobico (Amstaff 15 mesi).
    Grazie mille

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